Il ruolo della security control room nella complessità delle tecnologie

Eugenio Rubini, BDM di Citel srl, anticipa nell'articolo di essecome alcuni contenuti che verranno sviluppati al convegno del 28 settembre "IoT/OT & Asset Governance".

In uno scenario caratterizzato da uno sviluppo continuo in termini di digital transformation (Smart City, IOT, Building Management, 5G…) si pone la necessità di riflettere su una evoluzione della security control room chiamata a gestire una complessità certamente crescente in termini di tecnologie, processi e risorse umane.
È sempre più necessario un processo di governance che, a partire da una definizione di strategia, giunga fino alla misurazione dei risultati raggiunti, coerentemente con gli obiettivi in cui la strategia si declina.
Da un punto di vista tecnologico, interoperabilità, apertura architetturale e capacità di integrazione assumono un significato ancora più importante.
Per quanto attiene i processi, la capacità di operare su quantità di dati e informazioni diverse e crescenti anche in modalità predittiva, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la capacità di individuare priorità, la disponibilità di dati e informazioni elaborabili in tempo reale a partire da una sorta di ERP della sicurezza , la capacità infine di costruire workflow operativi dinamici dipendenti dal contesto costituiscono elementi capaci di garantire efficacia ed efficienza, oltre che minimizzazione del rischio nella gestione delle situazioni, alimentando un vero sistema di supporto alle decisioni (DSS).
L’utilizzo di strumenti di Business Intelligence, la capacità di analisi dei dati secondo metodologie statistiche avanzate e la disponibilità di strumenti di reportistica evoluta contribuiscono alla determinazione , all’analisi e alla risoluzione dei problemi, oltre che alla misurazione dei risultati raggiunti...

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