Videosorveglianza, finita la corsa al ribasso dei prezzi?

Dopo aver confrontato i risultati di ricerche presso gli integratori, i dati finanziari dei produttori occidentali e le considerazioni dei manager dei produttori cinesi e occidentali, John Honovich, direttore del sito britannico IPVM, afferma che la corsa ai ribasso dei prezzi dei prodotti per la videosorveglianza condotta negli ultimi anni dai grandi produttori cinesi sarebbe arrivata al termine (leggi).

Secondo Honovich, il 2015 e il 2016 sono stati pesantemente contrassegnati dai ribassi, mentre le percezioni ed i numeri sarebbero cambiati nel 2017, in particolare avvicinandosi al 2018. I principali motivi di questa tendenza sarebbero:

1. Problemi di cybersecurity: ignorati a lungo, le backdoor di alcuni produttori cinesi e gli attacchi di massa contro i loro videoregistratori hanno fatto diventare la cybersecurity una vera preoccupazione per gli integratori

2. Criticità della proprietà governativa: le montanti inchieste giornalistiche e le critiche sulla proprietà di Hikvision del governo cinese (p.e. WSJ investigation, London Times investigation, UK Sun investigation, etc.) hanno danneggiato Hikvision, di gran lunga il maggior protagonista di questa corsa al ribasso

3. Aumento dei costi locali: sono diventati un fatto consolidato gli elevati aumenti delle spese per servire il mercato occidentale, includendo la crescente domanda di qualità e di affidabilità in termini di cybersecurity e le aspettative di marginalità degli integratori. Di conseguenza, è diminuita l'attenzione verso i prezzi bassi

4. Maggiori costi dei ribassi: quanto maggiore è la quota di mercato di un'azienda, tanto più elevati sono i costi dei ribassi perchè ci sono meno nuovi clienti da conquistare e, allo stesso tempo, pesano maggiormente le diminuzioni di prezzo ai clienti esistenti.

Honovich conclude che, naturalmente, questo non significa che i produttori cinesi siano fuori gioco o siano in crisi...

 

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