Servizi ausiliari alla sicurezza, la svolta con le Norme UNI 11925:2023 e UNI 11926:2023
Giuseppe Mastromattei, presidente del Laboratorio per la Sicurezza e membro del gruppo ristretto estensore delle Norme UNI 11925:2023 e UNI 11926:2023, riassume gli obiettivi del progetto volto a regolamentare il settore della sicurezza non armata e dare dignità, professionalità e vere competenze a circa 150.000 operatori.
Ci può riassumere i contenuti delle nuove Norme UNI che definiscono i requisiti delle figure professionali e dell'organizzazione delle imprese che erogano servizi ausiliari alla sicurezza (SAS)?
Le nuove Norme introdotte sono la UNI 11925:2023 e la UNI11926:2023. La prima stabilisce con precisione i requisiti degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza, individuando tre profili professionali: Assistente, Coordinatore e Responsabile. Questi operatori vengono definiti, non a caso, come "percettori sensibili" poiché rappresentano la prima linea nella percezione di eventi e circostanze che possono influire sulla sicurezza. Inoltre, questa norma stabilisce i requisiti per la certificazione accreditata delle persone secondo lo standard ISO 17024. La seconda norma, invece, riguarda i servizi ausiliari alla sicurezza, indirizzata alle organizzazioni che forniscono sicurezza a beni sia materiali che immateriali. Anche la scelta della definizione non è stata affatto casuale, i servizi sono ausiliari “alla” Sicurezza e non “della” o “per la” Sicurezza. Un particolare che fa un’enorme differenza.
Infine, questa seconda norma, che è stata la prima nella redazione, pone enfasi sulla definizione precisa dei requisiti organizzativi, fornendo un modello per la gestione e la fornitura di tali servizi e prevede i requisiti per la certificazione accreditata di prodotto secondo lo standard ISO 17065...
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