OPTEX, come garantire la sicurezza di persone e beni all’interno di un porto
Nikitas Koutsourais, OPTEX presales and support consultant Western Europe, riassume i contenuti del suo intervento ad APR 2023 sulla sicurezza in ambito portuale:
I porti sono infrastrutture vitali per il commercio globale in quanto punti di ingresso e di uscita per le navi che trasportano merci e passeggeri.
Luogo di incontro tra mare e terra, spesso esposti a condizioni atmosferiche estreme, i porti rivestono un ruolo significativo per l’economia mondiale, dove risulta essenziale disporre di misure di sicurezza per prevenire le minacce provenienti da fonti esterne e interne.
I porti costituiscono infatti nodi intermodali cruciali nella rete di trasporto, nonché importanti punti di controllo delle frontiere.
Tecnologia LiDAR per la sicurezza dei punti deboli all’interno dell’infrastruttura
Una delle soluzioni più utilizzate per aumentare la sicurezza dei porti è l’utilizzo della videosorveglianza/AI ma l’ambiente salino, la brezza e l’umidità corrodono le telecamere e possono comprometterne l’operatività.
Un altro elemento di disturbo per il corretto funzionamento del sistema video può essere rappresentato dalle occlusioni dell’area visibile bloccata dai container o dalla scarsa luminosità.
OPTEX offre una soluzione di sicurezza ottimale nelle aree portuali grazie alla serie REDSCAN, dotata di tecnologia LiDAR, attraverso la quale è possibile:
• proteggere gli edifici all’interno del perimetro del porto (tetti, facciate);
• proteggere le aree vulnerabili del perimetro, come le aree di accesso per i veicoli;
• monitorare veicoli fermi agli incroci e assicurare il proseguimento dell’operatività;
• garantire il rilevamento con un numero minimo di falsi allarmi grazie alla velocità e precisione del laser;
• creare un supporto alle misure di controllo degli accessi.
Tecnologia antitrusione per la sicurezza delle aree perimetrali
Uno dei componenti critici della sicurezza fisica del porto è la protezione dell’intera area perimetrale. Recinzioni, barriere e illuminazione possono essere utilizzate per limitare l’accesso all’area portuale e monitorare qualsiasi ingresso non autorizzato, ma non sempre queste misure sono sufficienti.
Data la natura dell’infrastruttura, gli ingressi non autorizzati possono avvenire via mare e via terra.
Il fatto che il perimetro del porto sia regolarmente pattugliato dal personale di sicurezza o che siano stabiliti punti di controllo dell’accesso, non garantisce che solo le persone autorizzate entrino nel porto.
Ci sono aree nel porto delimitate da un perimetro fisico, come un muro o recinzioni rigide o semirigide, come ad esempio, la LAZ (Logistics Activities Zone), un’area situata in prossimità di porti e terminal container, che offre una logistica intermodale ben collegata al trasporto aereo, ferroviario o stradale. Queste aree hanno spesso perimetri molto ampi, punti di ingresso multipli (veicolari, pedonali e marittimi), e un’alta presenza di presenza di veicoli e attività permanenti in cui il sistema di sicurezza non deve interferire.
La tecnologia in fibra ottica può rappresentare la soluzione ideale per la protezione del perimetro di queste aree.
Montata su recinzione o interrata, è flessibile e si adatta all’ambiente, resiste alla corrosione e alla salinità, e non è influenzata da fenomeni atmosferici avversi come la nebbia e i fulmini.
La serie EchoPoint™ utilizza algoritmi di rilevamento intelligenti per individuare con precisione la posizione di un’intrusione con un margine di +/- 6 metri in un raggio d’azione fino a 100 km. Operando solo a livello perimetrale, non interferisce con l’attività della zona LAZ, né richiede spazi liberi dove effettuare il rilevamento, ma consente il preallarme nel caso in cui qualcuno si avvicini alla recinzione o provi a scavalcarla.
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