La collana della compliance: Hotel Miramonti, quando impareremo a non affidarci allo stellone?

Nei giorni scorsi è circolata la notizia della ipotetica chiusura dell’Hotel Miramonti di Cortina d’Ampezzo a seguito dell’ordinanza del sindaco su disposizione della Prefettura di Belluno per presunte gravi carenze riscontrate dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco nell’impianto antincendio.
Com’era prevedibile, in considerazione della storia e della notorietà dell’albergo, si è aperto un acceso dibattito sulla questione delle responsabilità dei committenti, in questo caso in merito al mancato rispetto (da confermare al momento della pubblicazione di questo articolo) di disposizioni cogenti che potrebbe determinare serie conseguenze per l’attuale gestore della struttura.
Così come appare, l’episodio è quanto mai significativo e attuale, dal momento che tocca alcuni aspetti del mondo HSS (Health, Safety & Security) che stanno arrivando oggi all’attenzione dei normatori e della pubblica opinione italiana, seppure in ritardo e con ancora molti ostacoli da dover ancora superare.
Il generalizzato atteggiamento mentale del rifiuto delle regole “a prescindere” sta infatti tuttora rallentando la diffusione nel nostro paese di nozioni basilari per la sicurezza delle persone, dei beni e delle organizzazioni come, ad esempio, il Duty Care oppure le responsabilità del committente e del fornitore per la qualità dei sistemi e dei servizi per la sicurezza dei dati personali e aziendali prevista dalle direttive europee.

Nel caso del Miramonti colpisce ancor di più la supposta mancata osservanza (ribadiamo, tutta ancora da dimostrare) di regole che impongono l‘adozione e la corretta la manutenzione di sistemi di sicurezza che si ritenevano del tutto assimilate a livello di “coscienza”, non fosse altro perché si tratta di un edificio che ospita centinaia di persone tra clienti e personale di servizio da proteggere dal più antico dei rischi: l’incendio.
E sarebbe una pura fortuna che la carenza sia stata individuata prima che succedesse una tragedia come quelle del ponte Morandi o della funivia del Mottarone.
Ma quando impareremo a non affidarci allo stellone?
Con le nostre testate essecome e securindex.com dedicheremo dunque a partire dall’analisi di questo episodio esperti ed opinion leader del settore per sviluppare attraverso articoli, video podcast, eventi online e in presenza i temi più caldi con l’obiettivo di divulgare una maggiore consapevolezza, possibilmente non solo all’interno del circuito degli addetti ai lavori.
Il primo contributo è dell’ing. Baldovino Ruggieri, amministratore delegato di INIM Electronics, che commenta la vicenda dell’Hotel Miramonti.

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