Safety - 2,4% nel 2012, la meccanica tiene grazie all'export ma...

"...diciamo basta alla brutta Politica!
Pretendiamo azioni e comportamenti virtuosi, ineccepibili ed eccellenti come la manifattura italiana che esporta qualità e compete con i Grandi del pianeta ogni giorno.
Siamo fieri di far parte di un Grande Paese, ci vergogniamo quando lo vediamo trasformato in un piccolo paese alla mercé di politici miopi e senza visione se non per se stessi. E' questo il momento della consapevolezza, della giusta misura e della responsabilità, individuale e collettiva. L'Italia se lo aspetta e lo merita".

Questo il messaggio forte e chiaro lanciato da Sandro Bonomi, presidente di ANIMA, la federazione delle imprese meccaniche di Confindustria, durante l'Assemblea Generale tenuta il 21 ottbore con la partecipazione di Giorgio Squinzi,  che ha colto l'occasione per riconfermare il giudizio negativo sulla legge di Stabilità espresso nei giorni scorsi, precisando che "se non si può dire che è una porcata, diciamo allora che è una porcheria!".

Questo il succo politico di un'assemblea  che ha  preso atto di un 2012  chiuso con un valore della produzione pari a 40,2 miliardi di euro, in flessione (-1,9%) rispetto al 2011. Per il 2013 è prevista una ulteriore contrazione (-0,6%).
Le esportazioni della meccanica, pari a 23 miliardi di euro nel 2012, rappresentano il 57% della produzione e mantengono segno positivo (+1,1%). Analogo andamento dovrebbe registrarsi nel 2013 (+1,1%) pur  in presenza di un forte rallentamento dell’India nel primo semestre di quest’anno che ha influito negativamente sulla crescita economica mondiale. In lieve contrazione nel 2012 gli investimenti (-0,6%) così come l’occupazione (-0,3%). Le stime 2013 indicano un sostanziale mantenimento di questi livelli pur con segno negativo (-0,2%).

Per quanto riguarda l’andamento dei sei macrosettori, che costituiscono il comparto della meccanica, si è registrato nel 2012 un decremento generalizzato della produzione: macchine e impianti per l’energia e montaggio impianti industriali (-1,4%), logistica e movimentazione delle merci (-4,4%), tecnologie alimentari (-1,2%), tecnologie e prodotti per l’industria (-3,5%), impianti, macchine e prodotti per l’edilizia (-1,4%), macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente (-2,4%).
Le previsioni per il 2013 sono ancora in campo negativo per i comparti “energia”  (-0,5%), “logistica” (-0,3%), “industria” (-3,4%), “edilizia” (-0,2%), “sicurezza” (-0,9%). Andamento sostanzialmente costante rispetto al 2012 dovrebbero registrare le tecnologie alimentari (+0,3%).
Per quanto concerne l’export, mantengono segno positivo il comparto dell’energia (+1,8%), dell’alimentare (+0,8%), dell’edilizia (+2,9%). Trend negativo invece per i settori industria (-1,5%), logistica e movimentazione delle merci (-6,9%), sicurezza (-1,2%).

In merito al tema preoccupante della disoccupazione  e in particolare di quella giovanile, Bonomi ha infine dichiarato “Una situazione disarmante e non più sostenibile dalle famiglie  e dalle imprese.  Occorre agire subito sulla riduzione del carico fiscale per l’assunzione di under 35, agevolare percorsi di trasferimento di competenze tra personale avviato alla pensione ma ancora attivo e assunzioni di giovani tra i 15 e i 24 anni e, in generale,  alleggerire il peso del sistema fiscale a partire dal pagamento dell’Iva solo dopo aver incassato dai nostri clienti. Ciò faciliterebbe un immediato aumento dell’occupazione, ed il mantenimento in Italia delle risorse migliori”.

A cura di Raffaello Juvara - Riproduzione riservata

 

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