Presente e futuro della security dei data center, dal building ai satelliti passando per l’edge computing
Dopo l'incendio di marzo al data center OVH a Strasburgo, come è messa la sicurezza di quelle che vengono definite da qualcuno le infrastrutture "più critiche" in assoluto? Marco Carboni, technical security manager, fa il punto per essecome partendo dalla situazione attuale con uno sguardo al futuro prossimo, con le antenne GSM per il 5G e le stazioni orbitanti anticipate da Musk.
Possiamo fare un punto sullo stato dell’arte della sicurezza dei data center?
Per fare il punto bisogna considerare le attuali tendenze di crescita di questo settore e dell’edge computing nel breve futuro. L’argomento sembra semplice a prima vista, in realtà le problematiche che si riferiscono ai dati sono molteplici e investono vari aspetti, dalla loro integrità e disponibilità fino alla loro veridicità. Di conseguenza, riguardano anche i “contenitori” che sono, appunto, i data center (DC).
Intanto, dobbiamo dire che esistono diversi standard internazionali che, tutti insieme, dovrebbero “blindare” correttamente il settore dei DC ma, purtroppo, non è così.
Tra questi, gli standard di riferimento sono TIA 942 e EN 50600 che dedicano uno specifico capitolo alla sicurezza fisica. Entrambi, però, si concentrano sulla struttura del DC, ovvero sul “contenitore”, con un approccio molto sbilanciato verso la progettazione del building trascurando gli aspetti gestionali della security.
Non entrando nello specifico della problematica, rimandano gli aspetti di security ad ulteriori standard (controllo accessi, videosorveglianza, antintrusione, ecc) e, non ultimo, al Risk Management al quale, in realtà, si dovrebbero dedicare maggiori energie.
Va inoltre fatta una distinzione tra DC “in house” e società che offrono servizi DC a terzi. Sarebbe lecito attendersi che quest’ultimi siano più aderenti ai suddetti standards ma poi avvengono eventi, come quello di OVH a marzo di quest’anno in Francia, che ci smentiscono subito.
Ma perché oggi i DC sono diventati così strategici? Molto semplicemente perché contengono il bene più importante per le aziende dopo le risorse umane, ovvero le informazioni. Oggi, un’azienda che vuole rimanere sul mercato necessita di informazioni puntuali e veloci per essere sempre in grado di soddisfare le necessità del cliente e cogliere ogni piccolo segnale di cambiamento, come viene ben rappresentato dal modello di “società esponenziale” (consiglio di leggere “Exponential Organizations” di Salim Ismail)...
Clicca qui sotto per leggere l'intervista completa: