Perché Rete Vigilanza Italia

Valorizzare le imprese della vigilanza nei propri territori, rispondere alle richieste di servizi integrati di alta qualità, crescere insieme nei servizi tradizionali e in quelli innovativi. Questi i motivi alla base di Rete Vigilanza Italia, spiegati da Giancarlo Liberatore, Presidente di Vigilanza Group, e Angelo Paolo Pietroboni, Direttore Generale, promotori del progetto pronto alla partenza.

Perché Rete Vigilanza Italia? Quali sono gli obiettivi di questo progetto?
(G.L.) Abbiamo messo in cantiere il progetto Rete Vigilanza Italia per diversi motivi.
Prima di tutto, puntiamo a valorizzare e tutelare le eccellenze operative di imprenditori che oggi non possono partecipare agli appalti nazionali, sentendosi prevaricati nei propri territori dai grandi gruppi.
Il secondo motivo è poter dare una risposta concreta all’evoluzione della domanda di servizi di sicurezza che, in particolare in questa fase di ripartenza dell’economia, sta richiedendo un’integrazione sempre più spinta tra tecnologie e servizi con un alto livello qualitativo uniforme sul territorio nazionale, che gli istituti di vigilanza locali difficilmente possono mettere in campo.
Un terzo motivo è l’idea di crescere insieme tra colleghi alla pari sia nei servizi di sicurezza tradizionali che in nuovi ambiti che si valuteranno congiuntamente, sfruttando anche la forza contrattuale di una realtà che copre fin dalla sua nascita gran parte del territorio nazionale, con decine di migliaia di clienti e migliaia di dipendenti.

Come sarà strutturata la governance di RVI?
(A.P.P.) Abbiamo prestato particolare attenzione alla struttura operativa e alla configurazione della Rete per garantire pari dignità ad ogni istituto aderente, valorizzandone allo stesso tempo potenzialità e peculiarità in un un’ottica di sviluppo sinergico e funzionale alla crescita della stessa Rete.
Una rete che, grazie alla sua composita estensione su tutto il territorio ed alla molteplicità di risorse alle quali può far ricorso, potrà presentarsi nelle sedi decisionali rappresentando una compagine omogenea di istituti, in grado di offrire servizi sulla base di requisiti formali, strutturali e organizzativi verificati e garantiti.
Per questa ragione, la definizione del programma delle attività della Rete sono affidate a un Comitato di Gestione formato da tanti membri quante saranno le Imprese. Il Comitato avrà il compito, tra l’altro, di fissare le linee guida e di governo della stessa Rete, nonché quello di approvare nuove adesioni armonizzandole con la struttura già presente...

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