Sicurezza partecipata per la difesa degli oleodotti

Un modello efficace di sicurezza partecipata pubblico/privato per la prevenzione degli attacchi agli oleodotti sul territorio nazionale. Gli episodi scesi da 165 nel 2015 a 18 nel 2018 (- 89%) grazie alla collaborazione tra Forze dell'Ordine e gestori, con un programma di corsi condivisi di aggiornamento per i reparti operativi sul territorio.

Con riferimento al fenomeno nazionale degli attacchi predatori agli Oleodotti - si è implementata e rinforzata una stretta collaborazione tra la Direzione Centrale di Polizia Criminale (Servizio di Analisi Criminale), le Forze di Polizia nazionali ed i gestori delle infrastrutture.

La collaborazione tra pubblico e privato in questo contesto è nata dall’esigenza di contrastare in maniera strutturale e “partecipata” un fenomeno che stava dilagando con gravi ripercussioni per l’incolumità pubblica, per l’ambiente e per la operatività di infrastrutture critiche. I risultati ottenuti sono di grande rilievo: il totale degli attacchi, che nel 2015 erano 165, si sono infatti ridotti sensibilmente, segnando nel 2018 solo 18 casi con un calo dell'89%.

Fondamentale l’attività di Polizia giudiziaria con l’operazione “Enigma” del 2017 da parte del Comando provinciale dei Carabinieri di Pavia, la quale ha consentito di sgominare un vero e proprio sodalizio criminale transnazionale che poteva contare su una potenza finanziaria/operativa che ne caratterizzava la pericolosità e capacità di azione su tutto il territorio nazionale...

 

Leggi l'articolo di Franco Isola (security manager), pubblicato in essecome online 7/2018, cliccando qui sotto:

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