Sistemi di recinzione Betafence brevettati, modulari, a norma per l’impiantistica sportiva
Tribune prossime al campo di gioco, assenza di barriere e “gabbie” tra il campo e gli spalti e tra i settori dello stadio: il modello anglosassone di stadio, adottato già da molti Paesi europei, si sta gradualmente imponendo anche in Italia, a partire da alcuni dei maggiori impianti già uniformati alla tendenza internazionale (pensiamo all’Allianz Stadium di Torino, al Mapei Stadium di Sassuolo o al Dacia Arena di Udine); in generale, da qualche anno, le società italiane stanno avviando il processo per la nuova generazione degli impianti calcistici.
Parlare di stadi moderni, significa oggi riferirsi a strutture concepite per associare sicurezza, multifunzionalità e sostenibilità ambientale. Il tema della sicurezza in particolare, rimane sempre un tema centrale, non solo all’esterno degli stadi. Che si tratti di riqualificazioni, ammodernamenti o di rifacimenti ex novo, oggi non si può prescindere dal considerare l’adozione di misure di protezione interne agli impianti calcistici che garantiscano la massima sicurezza in campo e sugli spalti, ma che non precludano la piena partecipazione degli spettatori all’evento sportivo.
In Italia esiste una linea di prodotti che costituiscono un unicum sul mercato, risultato dell’ingegno italiano: i Parapetti brevettati da Betafence, azienda leader mondiale nelle soluzioni per la sicurezza nell’ambito dell’impiantistica sportiva. Partner di Coni Servizi, Betafence ha già messo in sicurezza buona parte degli stadi italiani (dalla seria A alla serie B, fino alle leghe minori).
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