Telefonia IP, l'altra faccia della sicurezza per la protezione dei dati
La telefonia è ormai totalmente in rete. Roberto Puricelli, amministratore di DigitelNET, fa il punto sui rischi per la tutela dei dati aziendali derivanti dall'utilizzo degli stessi dispositivi usati per il traffico personale. Durante il seminario di essecome del 14 settembre è stato esaminato quanto prevede in materia il GDPR 679/2016.
Nell’era della convergenza dei sistemi, anche la telefonia VoIP diventa protagonista della sicurezza globale dell’utente finale. Qual è il vostro punto di vista in merito?
Partiamo dalla constatazione che oltre il 95% delle conversazioni telefoniche si basano oggi su protocollo VoIP (Voice Over Internet Protocol). Anche se l’utilizzatore finale utilizza sistemi telefonici tradizionali (non IP), il segnale viene convertito in VoIP per potersi interconnettere col mondo. Oltre a questo, il fenomeno dell’Internet of Things (IoT) è ormai un’importante realtà. Si prevede che, entro il 2020, i dispositivi collegati in rete saranno quasi 30 miliardi ma i dispositivi per il monitoraggio che andremo a utilizzare saranno gli stessi che utilizzeremo sul posto di lavoro, siano essi smartphone, tablet o qualsiasi altro strumento che ci proporrà il mercato entro tale data...
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