Conclusa Security Essen 2016, la fiera di riferimento del più importante mercato europeo
Gli aspetti più interessanti di Security Essen 2016 non sono state tanto le novità tecnologiche presentate, quanto il ricambio degli espositori di spicco, determinato in gran parte dall'ondata di fusioni e acquisizioni che sta modificando il profilo del settore a livello mondiale in ogni segmento (video, controllo accessi, antintrusione, rilevamento incendi, servizi).
Ma, come si era già percepito a IFSEC, si è avvertita anche a Essen la rifocalizzazione delle grandi manifestazioni fieristiche della sicurezza sui rispettivi mercati territoriali di riferimento. Un percorso che, tra gli altri effetti, sta inducendo anche i global player a ridurre le dimensioni degli stand o non partecipare affatto, come hanno deciso in questa occasione niente meno che Siemens e Bosch. Si è avvertita nettamente la mancanza dei loro stand nella Halle 3, grandi come campi di calcio e con visite guidate a orari prefissati, lasciando un'immagine tutto sommato "più umana" ad una manifestazione che, in ogni caso, si rivolge a un mercato che vale da solo 14,5 miliardi di euro, con una crescita del 17% rispetto all'edizione di due anni fa e una previsione di incrementi ancora maggiori per la prossima.
Numeri che, da soli, potrebbero spiegare la voglia di autoreferenzialità dell'industria germanica, capeggiata dal sistema certificativo nazionale che, in barba alle normative europee, continua a imporre i propri test ai produttori stranieri con il malcelato obiettivo di scoraggiarne l'ingresso sul ricco mercato interno. Autoreferenzialità germanica che anche gli organizzatori di Security Essen, espressione delle associazioni imprenditoriali nazionali, hanno fatto capire a loro modo, dai commenti ufficiali delle aziende pubblicati a fine fiera - tutte rigorosamente tedesche tranne la filiale olandese di un'azienda cinese - all'inusitata esclusione di media partnership con qualsiasi testata di settore straniera.
Passando ai contenuti, secondo alcuni autorevoli commenti la forte crescita del mercato degli ultimi anni - in Germania ma anche nel resto del mondo - non starebbe stimolando in questo momento l'innovazione, con l'industria che rifiata dopo le presentazioni a raffica degli anni precedenti. Gli effetti di questa pausa si sono visti anche a Security Essen 2016.
Sul fronte della videosorveglianza, si sono (ri)viste soprattutto proposte con definizione 4K abbinate allo standard di compressione H265, con l'allargamento delle applicazioni di analisi affidate generalmente a sviluppatori esterni. In realtà, in attesa che il mercato cominci ad assorbire queste proposte, i protagonisti del segmento sono impegnati in una guerra dei prezzi all'ultimo sangue, che appare più provocata da fattori esogeni di natura politica che dalle richieste di un'utenza che forse vorrebbe maggiore qualità e sicurezza IT nei propri sistemi di videosorveglianza in rete.
Per l'antintrusione e il controllo accessi, Security Essen si è confermata ancora una volta la vetrina più importante per i produttori che integrano elementi passivi (serrature, porte, barriere, casseforti) con elementi attivi (sensori, automatismi). Non è un caso che quest'anno gli stand più imponenti siano stati quelli dei protagonisti mondiali di questo segmento - Allegion, Assa Abloy, dormakaba - che, più che esporre prodotti rivoluzionari, hanno presentato soprattutto se stessi e le strategie che hanno preparato per approfittare dell'aumento della domanda globale di sicurezza integrata previsto nei prossimi anni.
Malgrado annunci di produttori e workshop a profusione sul tema IoT, non si sono viste nemmeno a Security Essen applicazioni così importanti da far percepire una svolta significativa in questa direzione, per la quale il mondo della sicurezza dovrà forse aspettare ancora una volta che arrivino innovazioni sviluppate in altri settori.
Per concludere, da Essen arrivano messaggi positivi per Sicurezza 2017. Innanzitutto, lo spostamento negli anni dispari l'ha opportunamente "smarcata" da Essen (e Parigi) per quanto riguarda i budget delle aziende espositrici e la disponibilità degli operatori internazionali a spostarsi; in secondo luogo, da qui a un anno potrebbe anche venire alla luce qualche novità interessante e Milano sarebbe l'unica passerella internazionale nel secondo semestre del 2017. Per ultima, ma non meno importante circostanza, lo stesso ripiegamento territoriale di IFSEC e Security Essen, rilancia Sicurezza come manifestazione di riferimento per i mercati mediterranei e dei Balcani, un bacino di primaria importanza per i nostri produttori, sviluppatori e integratori.
A cura della Redazione
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