Certificazione vigilanza, si parte ma attenzione ai pesci d’aprile!

Nei primi giorni di marzo 2015 è stato emanato il Disciplinare del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con il quale sono individuate le modalità di valutazione della conformità da parte degli organismi di certificazione indipendente, al fine di rendere omogenea l'attività di certificazione di tali organismi, come previsto dall'art. 6 D.M. 4 giugno 2014, n.115.

In previsione di questa pubblicazione, il 17 febbraio Accredia, incaricata della valutazione di idoneità degli organismi di vigilanza, aveva emanato una circolare con la quale comunicava che “per poter però concedere ad ACCREDIA e a tutti gli Organismi il tempo necessario per gestire la propria pratica di accreditamento, si è deciso di procedere all’accreditamento solo a partire dal Comitato Settoriale di accreditamento DCI del 1 Aprile 2015 per quanto riguarda gli schemi UNI 10891 e UNI 11068/EN 50518, in conformità al Disciplinare del Capo della Polizia.”

L’accreditamento da parte di Accredia per le Norme UNI 10459 e 10891 è dunque un requisito necessario ma non sufficiente per poter rilasciare la certificazione agli istituti di vigilanza sul possesso dei requisiti previsti dal DM 269. Non è quindi possibile che un OdC possa rilasciare le certificazioni previste dal DM 115 prima di essere iscritto nel registro del Ministero, e tale iscrizione potrà avvenire solo in data successiva all’accreditamento, che per decisione di Accredia sarà rilasciato solo dopo il 1 aprile.

Il Disciplinare del capo della Polizia specifica (art. 6) che “Gli Istituti di Vigilanza già certificati da un organismo accreditato prima dell’emanazione del presente Disciplinare, possono fare domanda agli OdC per estendere la propria certificazione ai requisiti previsti dal D.M. 115/2014. Gli OdC verificano il possesso dei requisiti occorrenti all’estensione richiesta e dispongono gli adeguamenti necessari all’attualizzazione della precedente certificazione”.

E’ pertanto opportuno che, prima di procedere ad affidare l’incarico ad una società di certificazione, gli istituti di vigilanza chiedano specifiche informazioni in merito all’accreditamento dell’Organismo di Certificazione e all’iscrizione dello stesso presso l’apposito elenco presso il Ministero dell’Interno, al fine di evitare supplementi di attività per il successivo adeguamento delle proprie certificazioni.

I circa 800 istituti di vigilanza che devono ottenere la certificazione entro il prossimo mese di settembre rappresentano un mercato importante per gli OdC, sia per la certificazione iniziale che per il mantenimento negli anni successivi, in un quadro innovativo che valorizza la partecipazione tra pubblico (Ministero dell’Interno)  e privati (Organismi di Certificazione)  per il controllo della rispondenza di operatori privati (istituti di vigilanza)  ai requisiti fissati dallo Stato  per erogare servizi di  sicurezza ai cittadini nei termini previsti dal TULPS e dai successivi decreti ministeriali.

Gli istituti di vigilanza potranno ricevere  un contributo aggiuntivo alla mera certificazione finalizzata al rilascio e al rinnovo del titolo di PS per l’esercizio dell’attività, avvalendosi degli OdC come supervisori per il miglioramento e il controllo della propria organizzazione interna.  

 

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