La casa natale di Raffaello protetta da occhi elettronici
A Urbino si sono conclusi i lavori per la protezione della casa natale di Raffaello Sanzio attraverso un avanzato sistema di videosorveglianza che ha permesso di ottenere una totale copertura dell’edificio, sede della storica Accademia Raffaello e stupenda casa-museo visitata ogni anno da migliaia di turisti.
Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby, intervenuta per la seconda volta nella città marchigiana a meno di un anno di distanza dall’inaugurazione dei sistemi di sicurezza degli straordinari oratori di San Giovanni e di San Giuseppe.
La realizzazione del progetto è stata affidata alla società Umbra Control di Perugia, che ha provveduto all’ampliamento del sistema già esistente installando all’interno e all’esterno della storica dimora telecamere Day&Night antivandalo ad alta risoluzione con illuminatori IR integrati, che permettono una perfetta visibilità delle aree videosorvegliate anche di notte.
In condizioni di illuminazione diurna, le telecamere funzionano in modalità a colori, mentre in condizioni di scarsa luminosità e nelle ore notturne passano alla modalità monocromatica, avvalendosi di sistemi di elaborazione che consentono di massimizzare la luce disponibile per offrire sempre immagini ottimali.
Dato il contesto di grande valore storico-artistico, è stata prestata la massima attenzione a mimetizzare le telecamere di videosorveglianza – di tipo dome, di dimensioni particolarmente contenute - nel rispetto delle strutture architettoniche e dei manufatti esistenti.
Un’ulteriore telecamera è stata installata all’esterno dell’edificio, per la protezione del chiostro. Oltre all’installazione delle nuove telecamere, nel corso dell’intervento sono state regolate le inquadrature delle telecamere già esistenti, al fine di ottimizzare la visibilità dei locali protetti. L’intero sistema di videosorveglianza è collegato a un videoregistratore di ultima generazione che permette la registrazione delle immagini h24, 365 giorni/anno. Le immagini riprese dalle telecamere possono essere inoltre visualizzate localmente dal personale addetto tramite apposito monitor collocato nella postazione di controllo.
Il progetto è stato presentato in conferenza stampa lo scorso 26 giugno nel Palazzo Ducale di Urbino, dove sono intervenuti Maria Rosaria Valazzi, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Giorgio Cerboni Baiardi, Presidente dell’Accademia Raffaello, e Christian Cangiotti, Assessore al Bilancio e alla Programmazione del Comune di Urbino.
Unanime da parte dei relatori è stato il riconoscimento del valore delle moderne tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza per la protezione del patrimonio culturale del nostro Paese e il richiamo alla necessità di una sempre maggiore collaborazione tra i vari soggetti pubblici e privati coinvolti nella sua tutela.
"Con questo progetto" – ha dichiarato Carlo Hruby – "la nostra Fondazione ha raggiunto quota 30 interventi sostenuti in soli sei anni di attività per la protezione del patrimonio storico e artistico del nostro Paese contro furti, sottrazioni e vandalismi.
La protezione di Casa Raffaello è l’occasione per portare avanti lo splendido rapporto di collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e il Comune di Urbino ed è un progetto che ci sta particolarmente a cuore perché rappresenta il proseguimento dell’attività della Fondazione a favore del patrimonio cosiddetto “minore”, che come abbiamo ripetuto più volte in questi primi sei anni di attività costituisce la più grande ricchezza del nostro meraviglioso Paese".