Futuro delle centrali operative: innovazione e sfide

di Diego Demetrio, direttore generale di DAB Centro Operativo

Affrontare il tema dello sviluppo delle centrali operative su una rivista di settore può sembrare un compito ripetitivo, ma con un approccio innovativo e riflessivo, si possono offrire nuove prospettive e suggerimenti per affrontare i cambiamenti imminenti.
I nuovi scenari richiedono una gestione adeguata a evitare la marginalizzazione delle aziende in un mercato in costante evoluzione. Il panorama attuale impone una trasformazione radicale delle strutture operative e dei servizi offerti.
Durante un recente seminario, ho esplorato questo tema ispirandomi a Jordan Peterson, psicologo canadese, che nel suo libro “12 Regole per la Vita” descrive la crescita dell’aragosta. Questo animale, dotato di complesse reti neurali e sensibilità al dolore, cresce fino a sentire il proprio carapace stretto, abbandonandolo per generarne uno nuovo. Durante questa fase di vulnerabilità, l’aragosta cerca rifugio. Questa metafora illustra il processo di sviluppo delle centrali operative: le sollecitazioni esterne costringono l’azienda a uscire dalla propria zona di comfort, stimolando crescita e adattamento.

Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha imposto alle centrali operative di gestire quantità di dati maggiori rispetto al passato.
L’avvento del 5G, dell’Internet of Things (IoT) e dell’intelligenza artificiale ha trasformato il mercato, spingendo a rivedere il modello organizzativo delle control room. Questi cambiamenti rappresentano un’opportunità: l’analisi avanzata dei dati, supportata dall’intelligenza artificiale, consente di migliorare le performance e di operare in modo predittivo, anticipando problemi e ottimizzando la manutenzione.
L’evoluzione tecnologica richiede centrali operative moderne, equipaggiate con sistemi PSIM (Physical Security Information Management) per la gestione efficiente dei dati. Ad esempio, all’interno del gruppo DAB è stato sviluppato in-house il software PSIM Galassia, e successivamente Sfera, per rispondere alle nuove esigenze di mercato.
A livello europeo, l’Agenda UE 2030 delinea sei aree chiave, tra cui smart living, smart mobility e smart environment, rilevanti per il nostro settore.
La sicurezza urbana, la mobilità intelligente e la gestione ambientale saranno centrali nelle politiche future. Con il 75% della popolazione europea che vivrà in aree urbane entro il 2030, lo sviluppo delle smart city rappresenta un’opportunità straordinaria per le aziende, offrendo benefici significativi anche alla collettività.

Un’altra sfida imminente è la transizione energetica, un processo inevitabile verso l’elettrificazione dei consumi e l’adozione di sistemi di accumulo energetico (BESS - Battery Energy Storage System). Questo richiederà soluzioni innovative per la sicurezza e la gestione delle temperature.
Inoltre, la scelta del nostro governo di privilegiare lo sviluppo di impianti agrivoltaici, richiede al settore di sviluppare progetti specifici, capaci di garantire al contempo sia la security del sito che la safety delle persone che vi lavorano.

Infine, i rapidi cambiamenti tecnologici impongono una revisione delle normative tecniche vigenti, spesso rigide e prescrittive. Le norme devono evolversi per permettere l’implementazione di impianti innovativi, garantendo al contempo conformità e sicurezza.

In sintesi, il futuro delle centrali operative è ricco di sfide e opportunità. Solo con una visione innovativa e una capacità di adattamento, le aziende potranno prosperare in un mercato in continua evoluzione, offrendo servizi di alta qualità e contribuendo allo sviluppo sostenibile della società.

Contatti:
DAB Centro Operativo
Tel. +39 06 41200713
www.dabco.it

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