Attività di maintenance: costi o opportunità?
Filippo Ghia, Security Maintenance Controller Secursat racconta come un diverso modello di gestione delle attività di maintenance porti significativi benefici e ottimizzazioni nella gestione della security e non solo:
Negli ultimi anni, nel settore della security come in molti altri, i prodotti sono progressivamente diventati una commodity il cui prezzo si è nel tempo assottigliato a seguito del generale sviluppo delle tecnologie e dell’ingresso nei mercati da parte di grandi player che, grazie a economie di scala e non solo, hanno introdotto una nuova competitività.
Il mercato si è progressivamente abituato a nuove regole e logiche di funzionamento dove ‘sostituire’ e ‘cambiare’ è alle volte più vantaggioso che ‘riparare’ e ‘ripristinare’.
Un paradigma per certi versi anche culturale, che ha progressivamente portato a percepire la manutenzione degli impianti in generale di security in particolare come un ‘male necessario’ piuttosto che come un modello di gestione tecnologica rivolto al medio-lungo periodo.
Oggi le recenti evoluzioni delle dinamiche nazionali ed ultra-nazionali ed il conseguente innalzamento dei prezzi da parte dei diversi produttori che i mercati stanno subendo nonché, parallelamente, la sempre più importante introduzione all’interno dell’aziende di nuove logiche volte verso sostenibilità etiche, economiche e ambientali, stanno nuovamente cambiando alcuni paradigmi di gestione riportando il tema della maintenance al centro di alcuni ragionamenti complessivi orientati alla ricerca di ottimizzazioni e di efficienze.
Recenti drammatici eventi, e l’ormai ineluttabile cambio climatico hanno evidenziato come il rischio per le infrastrutture (vedi ponte Morandi nel 2018), per il territorio (vedi Ischia quest’anno) e l’incuria dell’uomo generino degrado e tragedie. Solo un’adeguata manutenzione assieme al monitoraggio dei territori e del patrimonio possono mitigare l’impatto di prevedibili rischi.
Secursat, azienda che si occupa della gestione dei rischi, ha fatto della maintenance uno dei service asset intorno al quale far girare un modello innovativo di gestione tecnologica, andando oltre il tradizionale concetto legato a uomini e attività fisiche tradizionali on-site ed evolvendo il modello di gestione complessiva attraverso approcci digitali e remoti; soprattutto, attraverso l’utilizzo di strumenti quali, ad esempio, piattaforme cloud in grado di fornire in tempo reale dati ed informazioni destinate all’organizzazione delle attività ed alla conseguente razionalizzazione.
Un modello raggiunto attraverso un percorso che abbiamo seguito nel tempo, che ha comportato anche importanti investimenti in infrastrutture, piattaforme e competenze. Siamo partiti dalla raccolta delle informazioni relative agli impianti, ai sistemi ed alle tecnologie dei nostri clienti per creare da una parte un data set standardizzato; dall’altra, per studiare quali sistemi e apparati potessero diventare parte – perché le tecnologie e le normative lo consentono – di un nuovo modello di gestione remota capace di sostituire le attività on-site non necessarie.
Insieme a partner informatici abbiamo sviluppato una piattaforma cloud-based (Securweb 4.0) per costruire un processo capace di mantenere i dati aggiornati ed organizzati e per legare al data set anche i dati e le informazioni relative agli impianti, agli interventi ed alle attività, mappando e organizzando la gestione secondo modelli analitici e intelligenti per porre le basi per trasformare la manutenzione remota in ‘manutenzione predittiva’.
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