Ricerca ANIVP: non ancora certificati 11% degli istituti autorizzati dalle Prefetture
Presentata la ricerca ANIVP sul livello di compliance degli istituti di vigilanza al DM115/2014, che impone la certificazione di conformità alla Norma UNI 10891. Federica Dosio, referente di ANIVP per i rapporti esterni e internazionali, spiega ad essecome i criteri della ricerca e i risultati ottenuti (vedi la ricerca).
La vostra ricerca sugli Istituti certificati risponde ad una richiesta molto sentita dagli operatori ma forse ancor più dal mercato. Quale interpretazione si deve dare a quell’11% di aziende che risultano autorizzate dalle Prefetture ma ancora prive di certificazione a fine 2021?
Possiamo considerare il risultato del nostro studio da due punti di vista: se consideriamo l’arco temporale dall’entrata in vigore dell’obbligo per gli Istituti di Vigilanza Privata della certificazione ai sensi del DM 115/2014 ad oggi, sicuramente possiamo leggere il dato sotto una luce incoraggiante. Dobbiamo infatti ricordare come, fino solo a qualche anno fa, la percentuale di Istituti non certificati fosse ben superiore, circa il 30%. Assistiamo quindi a una diminuzione degli Istituti operanti sul mercato privi di questo requisito fondamentale, un trend sicuramente positivo. Dall’altro lato, si evidenzia però un perdurare di una certa “tolleranza” verso l’esistenza e l’operatività di realtà non in regola con i requisiti di legge, a danno delle imprese che invece hanno investito e continuano a investire consistenti risorse per ottenere e mantenere tutte le certificazioni e autorizzazioni necessarie. Le cause di tale “tolleranza” non sono oggetto del nostro studio, ma sarebbe senz’altro interessante individuarle ed approfondirle, per cercare, tutti quanti, di innescare gli utili correttivi al fine di correggere quello che potrebbe essere ormai dovuto anche solo a un errato o insufficiente processo di comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti.
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