Security by design dei dispositivi di sicurezza fisica: la risposta di Hanwha Techwin

Fabio Andreoni, Country Manager Italy & Greece di Hanwha Techwin Europe, parla dell’attenzione dell'azienda della Corea del Sud per gli aspetti legati alla cybersecurity.

L’aumento della consapevolezza da parte degli utilizzatori finali dei rischi cyber dei dispositivi in rete riporta l’attenzione sulle garanzie offerte dai produttori in materia di “security by design”. Qual è la linea di Hanwha Techwin su questo tema?
Si tratta di un tema che in Hanwha Techwin è sempre stato affrontato con la massima attenzione, anche quando di fatto non aveva ancora assunto la rilevanza che si registra ora. I nostri processi di progettazione, di produzione e di test includono ormai da tempo anche una particolare attenzione agli aspetti legati alla cybersecurity.
Il risultato di questa attenzione si evidenzia, ad esempio, nelle prestazioni dell’ultima generazione di telecamere, dotate del nostro ultimo processore Wisenet7, che hanno ottenuto la certificazione UL Cybersecurity Assurance Program (UL CAP), un programma che valuta potenziali problemi di sicurezza informatica di dispositivi hardware collegati in rete.
Abbiamo inoltre messo a disposizione la nostra esperienza, contribuendo al tavolo di definizione dello standard “Security by Default”.
Dal punto di vista della produzione, abbiamo rivisto i processi produttivi all’interno delle fabbriche di nostra proprietà in Corea del Sud e Vietnam, consentendoci di acquisire, su una vasta gamma di prodotti, la certificazione NDAA, grazie al fatto che la componentistica utilizzata è prevalentemente sviluppata al nostro interno, come nel caso dei processori della serie Wisenet7, o proveniente da produttori certificati e garantiti...

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