Dalla sicurezza alla valorizzazione: la Galleria Nazionale dell’Umbria si rinnova e offre più sicurezza
Come volgere in positivo la sosta forzata per la pandemia? Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia, parla delle forme di partecipazione e interazione innovative riprogettate per il futuro prossimo del museo durante i mesi di chiusura, puntando alla sicurezza delle opere e dei visitatori.
Possiamo fare un bilancio degli effetti della pandemia sulle attività del Museo?
Come tutti i musei in Italia, purtroppo, anche noi abbiamo dovuto chiudere temporaneamente i battenti. Abbiamo comunque cercato, per quanto possibile, di volgere in positivo la situazione, oggettivamente molto complessa, e ci siamo dedicati a riprogettare nei dettagli il futuro prossimo del museo. La pretesa di sostituire il reale con il virtuale ha lasciato spazio alla consapevolezza che la visita fisica è e deve restare un momento irripetibile. Pertanto abbiamo cercato (e trovato) forme di partecipazione e di interazione innovative e, soprattutto, interattive, nell’etimologia del termine, creando delle connessioni con altre discipline, spesso lontane dalle opere del museo, eppure estremamente evocative delle stesse. Erano già previsti lavori di riallestimento di tutto il percorso espositivo, di realizzazione di un laboratorio di restauro, di una biblioteca specializzata aperta regolarmente al pubblico e di una piattaforma digitale nella quale rendere disponibili documenti, foto e l’archivio restauri. Ci siamo dunque dedicati a raffinare questi progetti e abbiamo intensificato lo studio del nostro patrimonio, tanto che in quest’anno sono previsti sei, forse sette volumi scaturiti dall’attività di ricerca intrapresa. Anche la strategia di comunicazione è stata rivista, sia programmando i mesi prossimi di chiusura forzata per la presenza del cantiere di riallestimento, sia il momento di riapertura e di rilancio dell’istituto...
Leggi l'intervista pubblicata in essecome online 3/2021
Guarda il video degli interventi di Marco Pierini nella tavola rotonda del 19 aprile