SFRL&L 2021, la sicurezza delle Cose nella nuova normalità – Informazione e formazione per tutelare operatori e merci
Franco Fantozzi, responsabile del gruppo di lavoro per l'Italia di TAPA e coordinatore scientifico del progetto SFR&L 2021, parla dell'aumento di episodi criminosi in danno degli autotrasportatori e degli hub logistici. Tra le cause le carenze nell’adeguata verifica dei fornitori con appalti al massimo ribasso che possono causare mancanze di conformità rispetto alle normative con conseguenze civili e penali per il datore di lavoro e il committente.
Durante il ciclo di tavole rotonde “SFR&L 2021” di cui lei è stato coordinatore scientifico, è emerso a più riprese il problema delle responsabilità dei committenti in relazione alle tariffe al massimo ribasso che, in determinate circostanze, possono risultare “criminogene” anche sul piano della sicurezza fisica dei lavoratori. Dal suo punto di osservazione di rappresentante di TAPA in Italia, come valuta la situazione?
Innanzitutto ringrazio per l’opportunità fornita dalle tavole rotonde di sollevare l’attenzione da parte dei principali attori della filiera della logistica su tematiche riguardanti la sicurezza fisica. Dal punto di vista dell’osservatorio qualificato fornito da TAPA mediante il ricorso ad una banca dati alimentata dai principali operatori, dalle imprese manufatturiere e dalle Forze dell’Ordine emerge, con evidenza, il continuo incremento di episodi criminosi in danno degli autotrasportatori e degli hub logistici che, anche recentemente, hanno mostrato carenze notevoli dal punto di vista dell’adeguata verifica dei fornitori.
Affidarsi a fornitori che, rinunciando talvolta al possesso di adeguate competenze e conoscenze, pur di ottenere il servizio ricorrono al massimo ribasso, si è rivelata quasi sempre una scelta inadeguata che ha posto il datore di lavoro ed il security manager in grandi difficoltà, senza escludere il fatto che spesso emergono vere e proprie mancanze di conformità rispetto alle normative, con conseguenze civili e penali.
Una inadeguata e incompleta verifica dei fornitori in fase pre-contrattuale risulta essere spesso l’ostacolo maggiore per il raggiungimento di una supply chain security efficiente e conforme a leggi e regolamenti.
Leggi l'articolo di essecome online 2/2021