Dalla Building Automation al open-BMS
Nils Fredrik Fazzini, CEO di Citel spa, spiega come la software farm milanese si sia inserita anche nel settore della Building Automation con Centrax open-PSIM. Grazie alla sua lunga storia di sistemi centralizzati e aperti, Citel ha trasferito al singolo building o comprensorio la logica dello “open-PSIM” per le applicazioni della sicurezza fisica e il monitoraggio degli allarmi.
Quella della Building Automation è stata in un passato, anche recente, la storia di una politica delle multinazionali del settore improntata alla “sistemistica chiusa” che puntava alla fornitura di tutta l’elettronica e l’impiantistica per la gestione dei processi di climatizzazione, energia, sicurezza, logistica e flussi, sicurezza fisica compresa. Senza che l’utilizzatore potesse pensare ad una integrazione con altri sistemi e prodotti di altri costruttori.
Una chiusura che, per l’utente, è stata sotto certi aspetti una comodità, perché poteva voler dire integrazione naturale tra i processi e interlocutore unico; ma che aveva gli handicap della dipendenza totale da un fornitore, della rigidità delle soluzioni, di una dinamica evolutiva rallentata da una clientela blindata.
Una chiusura che, nel tempo, è però diventata una nota sempre più stonata rispetto ad un mondo dell’elettronica e dell’informatica che negli anni si sono evoluti in una chiave di interoperabilità tra devices e tra piattaforme, in contrapposizione a quelle che ormai venivano definite siloed applications, un attributo negativo per applicazioni tra loro isolate e separate come lo sono i silos ed il loro contenuto, e di conseguenza, non in grado di sfruttare i vantaggi dell’interoperabilità...
Leggi l'articolo pubblicato in essecome online 5/2020