Porti, sicurezza integrata per Trieste, Venezia e Capodistria (SLO)

Presentato il 28 marzo a Trieste il progetto "Secnet - Cooperazione istituzionale transfrontaliera per il rafforzamento della security portuale", finanziato dal Programma di Cooperazione Italia-Slovenia. Attuate azioni pilota con radar, sirene, telecamere, droni e test per la difesa da attacchi combinati dei porti di Trieste, Venezia e Capodistria (SLO).

Secnet è la denominazione della piattaforma sviluppata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e Settentrionale, alla quale fanno capo i tre porti, con una strategia di lungo periodo per la sicurezza combinata (fisica e cyber).

Il progetto, avviato nel 2017 con il supporto delle Università di Trieste e del Litorale e del Segretariato Esecutivo dell’Iniziativa Centro Europea, con un budget di circa 1,3 milioni di euro, si pone l’obiettivo di creare le basi per una governance coordinata e permanente della security portuale a livello transfrontaliero dei porti coinvolti, in vista degli sviluppi del traffico nei prossimi anni per effetto dell'attivazione della Nuova Via della Seta e del raddoppio del Canale di Suez.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino ha dichiarato: “La sfida di oggi nel settore marittimo è garantire al massimo livello gli standard di sicurezza per persone, merci e strutture portuali, individuando nuove politiche che non incidano sull’operatività dello scalo e sulla catena logistica a terra. Secnet ha aperto la strada a una proficua collaborazione tra i tre porti per arrivare a un modello di security integrato per l’Alto Adriatico.”

 

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