Garante Privacy, aumentate del 38% le sanzioni amministrative nel 2016
Nella relazione annuale sull'attività svolta nel 2016 dal Garante per la Protezione dei dati personali, il presidente Antonello Soro ha ricordato i principali campi di intervento dell'Autority. La particolare attenzione dedicata alle nuove forme di illegalità e di criminalità sottolinea gli sforzi compiuti per fronteggiare le diverse situazioni di rischio determinate dalla digitalizzazione in corso dei processi produttivi e di comunicazione. Crimini informatici, cyberbullismo, lotta al terrorismo, ma anche Big Data, profilazioni online, telemarketing, intercettazioni sono solo alcuni degli ambiti affrontati per assicurare ai cittadini una più efficace protezione dei dati personali.
Da sottolineare che la videosorveglianza viene citata solamente tra le migliaia di quesiti ai quali il Garante ha dato riscontro durante l'anno e non tra le irregolarità più numerose contestate come, invece, sono stati i data breach (violazioni di dati personali) non segnalati agli interessati, in particolare da gestori telefonici. Un segnale che parrebbe attestare una più diffusa sensibilizzazione sul rispetto delle regole da parte degli utilizzatori dei sistemi di videosorveglianza, ma anche dei progettisti e installatori.
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