Presente e futuro dei servizi di sicurezza al convegno dell'EBiVeV del 24 giugno
E’ un momento importante per il settore della sicurezza privata in Italia: da un lato il comparto tecnologico (videosorveglianza, sistemi anti intrusione, controllo accessi) segna un +5%, a rimorchio della crescente domanda di sicurezza da parte dei cittadini; dall’altro il comparto della vigilanza privata tocca invece picchi di cassa integrazione inusitati, sotto la duplice pressione della crisi economica generale e della concorrenza “spuria” da parte di operatori non soggetti a normative (portierato e assimilabili).
L’Ente Bilaterale Veneto per la Vigilanza (EBiVeV) - emanazione a livello regionale dell’Ente Bilaterale Nazionale per la Vigilanza Privata, un organismo che unisce pariteticamente le associazioni che rappresentano gli istituti di vigilanza e le organizzazioni sindacali dei lavoratori firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la categoria della vigilanza privata – ha organizzato un convegno dal titolo “La vigilanza privata tra nuove esigenze e nuove opportunità” (24 giugno - Hotel Laguna Palace – Mestre Venezia) per fare il punto della situazione del complesso dei servizi di sicurezza, assieme ai rappresentanti delle Istituzioni di riferimento, dell’utenza e delle altre categorie di operatori, come le agenzie di investigazione e e società multiservizi.
Cesarina Giani, presidente di EBiVeV, anticipa i contenuti sui problemi attuali e sulle prospettive di un settore che nel Veneto conta oltre 3000 guardie giurate in 30 istituti di vigilanza con un fatturato stimato in 180 milioni di euro
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