Servizi Ausiliari alla Sicurezza (SAS) ai blocchi di partenza

Qual è il ruolo degli operatori SAS, i Servizi Ausiliari alla Sicurezza?
In che modo possono rendersi effettivamente utili per i cittadini facendosi riconoscere come 'percettori sensibili'?
Risponde a queste ed altre domande GGG, Gnomo Giuridico da Giardino, alias Andrea Traini, giurista e docente del Corso SAS, nella rubrica dedicata su securindex:

Piove e resto tranquillo a fumare la pipa sotto il grande cappello di una coloratissima amanita muscaria.
Se svolgessi ancora le mansioni di Grande Gnomo Guardiano, andrei a cercare ospitalità nella tana di qualche amico animale del bosco; ora che ho appeso il cappello al fungo, mi accontento di guardare il mondo che gira.
Ma resto curioso ed attento e, dal momento che mi sono sempre occupato della sicurezza degli altri, tra tutto ciò che mi passa davanti mi sono fermato ad osservare ciò che sta succedendo nell’ambito dei servizi di sicurezza privata.
Vista la perdurante situazione lavorativa degli operatori di questo settore in Italia, alcune rappresentanze si sono prodigate due anni nella stesura e presentazione delle nuove Norme UNI 11925:2023 e 11926:2023 inerenti i Servizi Ausiliari alla Sicurezza e le nuove figure professionali specificamente individuate come competenti nella esecuzione degli stessi.
Anche in conseguenza dell’intervento della magistratura ordinaria che ha ipotizzato reati di sfruttamento del lavoro (caporalato) nei confronti di operatori del settore (individuando responsabilità a carico anche dei loro committenti), parte della politica si è interessata alle due Norme tecniche ed il deputato Gianluca Caramanna, in riferimento alle stesse, con l’OdG n. 123 del 29-12-23 (approvato nella Legge di Bilancio 2024) ha ufficializzato la dichiarazione della Camera con cui questa “impegna il Governo a valutare l’opportunità di intervenire per regolamentare il settore della sicurezza privata non armata attualmente in crisi per effetto della mancanza di un quadro normativo definito”.
Speravo che qualcosa accadesse, in ambito politico, perché nella mia lunga attività (che ho esercitato sia in impenetrabili sottoboschi che tra le case e le strade costruite dall’uomo) ho imparato che “la politica”, solitamente, sta a guardare per decidere quando saltare alla gola del momento storico per farlo proprio ed issare il vessillo della vittoria sulla vetta...