Smart Security per le città: un mercato da 300 miliardi di dollari nel 2017
Sicurezza ed innovazione: due termini chiave su cui riflettere se si vogliono immaginare le città del futuro. Dipendono infatti da questi due fattori una migliore qualità della vita e un ambiente cittadino più vivibile; devono dunque essere a disposizione soluzioni tecnologiche all’avanguardia e un livello di sicurezza personale e delle infrastrutture efficace e non troppo invasivo.
Si prevede che il mercato globale delle Smart city raggiungerà in pochi anni un valore superiore al trilione di dollari, e almeno il 30% di questa nuova economia sarà dedicato ai servizi di Smart Security. GBI Research ha infatti calcolato che entro quella data la Smart Security varrà in tutto il mondo poco meno di 300 miliardi di dollari. Secondo un recente studio MarketsandMarkets, inoltre, nel 2017 il settore dei servizi in Smart education, Smart healthcare, Smart transportation varrà almeno 1,026.3 miliardi di dollari.
La sicurezza di tali segmenti, che riguarderà non soltanto le infrastrutture critiche e strategiche, ma anche gli edifici, le case, le informazioni e i dati relativi alle persone, le Pubbliche Amministrazioni, le aziende e il territorio stesso, sarà centrale per lo sviluppo dello Smart business globale. Le minacce sono innumerevoli e le soluzioni devono essere molteplici e diversificate: si va dal disastro ambientale all’assalto terroristico, dal data loss alle azioni dei criminali informatici. Quando si parla di sicurezza nelle Smart city, quindi, s’intende sicurezza informatica, nei trasporti, nelle Smart grid, nella logistica intermodale.
A questo proposito il progetto Upsidedown Security, co-finanziato dalla Commissione europea e promosso in Italia da Cittalia, punta a migliorare la gestione dei dati geo-spaziali che riguardano le nostre città per prevenire il rischio di attacchi terroristici attraverso la definizione di standard europei di sicurezza. L’iniziativa, a cui prendono parte 14 partner di differente nazionalità, prevede inoltre una serie di “test di vulnerabilità” dei dati geo-spaziali di specifiche aree urbane attraverso simulazioni di attacchi terroristici. Obiettivo del progetto (che si articolerà in una serie di workshop rivolti agli attori pubblici e privati per aumentare non solo la consapevolezza di un tale rischio a livello urbano ma anche per favorire la nascita di un nuovo profilo professionale, quello del “security expert in underground CIs protection”) è la realizzazione di analisi e strategie per prevenire possibili attacchi terroristici e altre minacce alla sicurezza delle reti infrastrutturali.
Nel corso dell’Expo di Milano 2015 i partner del progetto illustreranno i risultati raggiunti e i casi di buone pratiche realizzate per replicarle a livello locale, nazionale ed europeo.