L'ultima volta di IFSEC a Birmingham
Birmingham – In attesa dei dati finali dell’ultima edizione di IFSEC nella storica sede di Birmingham, abbiamo raccolto in fiera le impressioni di espositori e visitatori italiani ed esteri : tutte concordano nel considerare il passaggio nel complesso fieristico Excel di Londra nel giugno 2014 come la fine di un ciclo durato 30 anni, durante il quale IFSEC è stata la vetrina indiscussa dell’industria mondiale della sicurezza.
Birmingham è stata infatti considerata l’appuntamento annuale obbligato e atteso da tutte le categorie di operatori per vedere e toccare in diretta le ultime novità, cogliere i sentimenti del mercato, incontrare persone e stringere alleanze, come solamente al NEC (National Exhibition Center) poteva succedere.
Nelle ultime edizioni si è colto un progressivo calo di questo feeling esclusivo a causa di molteplici fattori, alcuni generali e altri specifici. Da un lato, la crisi economica ha colpito i mercati tradizionali dal 2008 in poi; il web si è affermato come strumento principe anche dell’informazione aziendale; gli operatori della sicurezza avvertono sempre più l’esigenza di incontrarsi in modo organico in occasioni selezionate, e non più in modo occasionale e dispersivo come avviene nelle fiere.
Dall’altro lato, gli organizzatori di IFSEC sono riusciti a riproporre lo schema ben noto della fine dell’impero di Sua Maestà: la crescita delle manifestazioni epigone nelle ex-colonie ha finito per sottrarre alla “madre di tutte le fiere” l’esclusività del rapporto con quei mercati, oggi Paesi emergenti.
Prima, chi comprava e chi vendeva doveva venire per forza a Birminghan, adesso le cose sono cambiate: chi compra può ricevere a casa propria chi vende che, a sua volta, può focalizzare meglio i programmi e non disperdere le risorse.
Ma se l’imperialismo di IFSEC è finito, i costi dovrebbero adeguarsi, cosa che gli organizzatori evidentemente non hanno ben compreso, provocando un disamoramento di espositori e di visitatori neanche tanto progressivo. Il 13 maggio si sono notate illustri assenze internazionali e nemmeno c’erano più gli stand faraonici di qualche edizione fa; a livello nostrano, alcuni marchi italiani che hanno esposto per anni a IFSEC non sono comparsi , e chi c’era ha detto che forse non andrà a Londra l’anno prossimo, visto che gira la voce che i prezzi aumenteranno di un altro 10%. Forse si può tollerare un “costo Inghilterra” per vedere il cambio della guardia a Buckingham Palace, ma non per vedere i propri clienti…
A cura di Raffaello Juvara – riproduzione riservata