La biometria ripartira’ con la generazione y?

Londra - Sono diversi gli ostacoli che,  a livello mondiale,  hanno finora impedito una diffusione su larga scala dei sistemi biometrici, fra i  quali i costi elevati, la diffidenza degli utenti, i bassi indici di ritorno sugli investimenti (ROI),  e le norme sulla privacy. Frost & Sullivan stima che ogni centesimo investito nei sistemi biometrici può innescare una spirale positiva,  generando sviluppo tecnologico  che porta  anche la riduzione dei costi  e, quindi,  maggiori possibilità  di adozione a livello più esteso.

Malgrado le difficoltà, la biometria ha assunto in modo graduale un ruolo di  rilievo sia nel settore pubblico che in quello  commerciale, estendendosi in  numerose applicazioni. Il “momento 0” della biometria è convenzionalmente collocato all’11 settembre 2001, il giorno delle Twin Towers,  al quale sono seguiti gli attentati terroristici di Londra e Madrid. Da quei momenti, la sicurezza in generale e la sicurezza delle persone in particolare, sono diventate la massima priorità per i governi di tutto il mondo, che hanno individuato nei sistemi biometrici uno degli strumenti di prevenzione e indagine più validi in molteplici contesti critici (controlli di frontiera, ambiti militari, attività investigative ecc)

In ambito pubblico,  la tecnologia dominante rimane la ormai “storica” biometria delle impronte digitali, sviluppata in varie applicazioni, ma  ci sono continui sviluppi, in particolare verso l’analisi dell’iride, il riconoscimento facciale, lo scanner del corpo. I produttori  sono focalizzati sull'offerta di prodotti innovativi caratterizzati da maggior sicurezza, facilità d'uso, non invasività e basso costo.
Gli analisti di Frost & Sullivan prevedono una maggior diffusione delle tecnologie biometriche con l’arrivo nelle posizioni di comando della generazione Y (i nati tra gli anni ’80 e i primi anni del millennio):  saranno lo stile di vita, le credenze e  i modelli di comportamento di queste persone - istruite, benestanti, assertive, informatizzate e che nel 2020 costituiranno il 34% della popolazione mondiale - a influenzare lo sviluppo tecnologico, i prodotti e le strategie di marketing. La generazione Y sarà più pronta  ad adattarsi ai cambiamenti ed  a sperimentare nuove tecnologie,  con un alto potere d'acquisto in particolare nei mercati emergenti.
Nei prossimi anni, la gestione delle informazioni - in particolare la capacità di raccogliere, analizzare e diffondere informazioni -   vedrà una crescita senza precedenti, tale da influenzare ogni innovazione nel campo della sicurezza informatica. Poiché la domanda di tecnologie biometriche aumenterà, maggiore sarà la necessità di integrare e gestire le informazioni in modo più efficace, per migliorare le capacità dei sistemi  e ridurre i costi.  Infine,  questa convergenza senza soluzione tra IT e sicurezza fisica porterà a sistemi realmente "intelligenti" e interoperabili entro la fatidica data del 2020. Così, almeno, sostiene Frost & Sullivan.

A cura di Raffaello Juvara

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