La Fondazione Enzo Hruby per la grande mostra dedicata a Banksy e per il Teatro Margherita di Bari

13 aprile 2022 - La grande mostra Banksy. Realismo capitalista - appena inaugurata a Bari e visitabile fino al prossimo 12 giugno - e il Teatro Margherita, storico luogo della cultura del capoluogo pugliese recentemente riaperto fresco di un restauro che lo ha restituito alla città come spazio destinato anche all’arte contemporanea: sono loro i due protagonisti del nuovo progetto sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby nell’ambito del proprio impegno per la protezione del patrimonio culturale italiano attraverso le più moderne e avanzate tecnologie di sicurezza. Impegno che dal 2008 fino a oggi si è concretizzato in quasi 90 interventi sostenuti, dedicati sia ai più importanti e celebri monumenti sia ai beni del patrimonio cosiddetto minore.

Con il progetto dedicato alla mostra Banksy. Realismo capitalista prosegue la pluriennale collaborazione tra la Fondazione Enzo Hruby e MetaMorfosi, finalizzata a sostenere la protezione dei capolavori esposti negli eventi di prestigio internazionale da essa organizzati.
L’intervento, sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby e realizzato dalla società Allarm Sud di Andria - che si è unita all’azione della Fondazione offrendo un proprio contributo - si è concretizzato nella realizzazione di un sistema di sicurezza antintrusione a protezione dell’area espositiva che occupa il foyer del Teatro, che permarrà anche dopo la conclusione dell’importante mostra di Banksy. Questo sistema - composto da un’avanzata centrale collegata a sensori di ultima generazione - consente di proteggere in maniera adeguata gli accessi al Teatro e l’area espositiva, e di comunicare immediatamente eventuali effrazioni alla Polizia Locale e tramite allarme sonoro. La gestione del sistema è semplice e intuitiva e avviene tramite tastiera LCD; l’impianto è inoltre predisposto anche per la gestione da remoto tramite app e per eventuali ampliamenti futuri che si rendessero necessari.

Questo progetto si configura dunque come un dono permanente alla città di Bari, rendendo il Teatro Margherita adeguato alla sua nuova veste di spazio espositivo di primissimo livello non solo per la bellezza e il prestigio del luogo ma anche sotto il profilo della sicurezza.

“In occasione di questa straordinaria mostra dedicata a Banksy” – ha sottolineato Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – “siamo veramente lieti di proseguire la pluriennale collaborazione tra la nostra Fondazione e MetaMorfosi, e di poter offrire alla città di Bari un progetto permanente per la protezione del Teatro Margherita, da noi sostenuto e realizzato dalla società Allarm Sud di Andria. Tutto questo rappresenta un esempio concreto del valore delle attuali tecnologie nell’ambito dei beni culturali nonché degli eccellenti risultati che si possono ottenere grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici e privati.”

“Per MetaMorfosi” – ha dichiarato il suo Presidente Pietro Folena - “è stato fondamentale avere come partner la Fondazione Hruby per la riuscita di un progetto espositivo così importante. Già in passato avevamo collaborato per la realizzazione di grandi mostre in tutta Italia. A Bari, però, oltre a poter contare su una tale professionalità si è aggiunto il valore del poter offrire alla città una dotazione permanente che garantisce la sicurezza di una delle sue istituzioni culturali più belle e particolari. Un vero teatro sull'acqua che da oggi potrà contare su una tecnologia per la sicurezza di livello davvero altissimo.”

“Da anni” – ha dichiarato Tommaso Scaringella, titolare della società Allarm Sud di Andria - “abbiamo il piacere di collaborare con la Fondazione Enzo Hruby, specialmente quando vi è un impianto di sicurezza da realizzare nel nostro territorio. La realizzazione di questo impianto di sicurezza presso il Teatro Margherita di Bari in occasione della mostra dell’artista Banksy rafforza ancor di più il rapporto con la Fondazione anche in prospettiva di altre realizzazioni future nel nostro territorio. È un piacere collaborare con la Fondazione perché non è mai banale, ma prende in considerazione progetti di rilievo.”